• 1905-1980
• Filosofo, scrittore, drammaturgo
• 1940 partecipa alla resistenza contro l’occupazione nazistaè schierato con De Gaulle
• È molto critico verso il comunismo da cui si allontana e si riavvicina
• 1964 rifiuta il Nobel per le parole come simbolo di ribellione
• 1968 partecipa a delle manifestazioni in cui viene incarcerato e successivamente liberato da De Gaulle “Non si incarcera un Volterra”
• Fa parte della corrente dell’esistenzialismo
Esistenzialismo Negativo (distruttivo, pessimista, critica radicale)
• 1938 scrive “La Nausea” un romanzo di risonanza mondiale in cui vengono trattate le tematiche dell’esistenzialismo: assurdità dell’esistenza: non c’è un senso nella vita, in quest’opera il protagonista cerca di dare un senso alla vita ma non ci riesce questo gli provoca un senso di nausea
• “L’essere e il nulla” scritto nel 1943= essere e tempo, in questo libro ritorna il concetto di assurdità dell’esistenza, accompagnata dal concetto di ateismo: Dio come “passione inutile”, illusione creata dall’uomo destinato allo scacco (fallimento).
Passaggio in cui si parla della relazione con gli altri: l’Io nasce come coscienza chiusa in sé, solitaria (richiamo a Cartesio) il contatto con gli altri avviene solo se “catturato” dallo sguardo di altri
L’immagine che lo rappresenta è l’uomo che guarda dalla serratura finché non viene colto da qualcuno che passa in corridoio, solo a quel punto diventa cosciente di sé, del proprio io.
Sviluppo di un’auto coscienza progressiva non innata. Questa autocoscienza e la presenza di altri esseri giudicanti limita la mia liberta e il mio approccio egocentrico e utilitarista alla realtà viene offeso dalla teoretica. - atteggiamento pratico pragmatico dell’uomo verso il mondo non teoretico Conflittualità tra singole individualità (l’altro è sempre un limite alla mia libertà assoluta)
• “A porte chiuse” scritto nel 1944 è un’opera teatrale “L’inferno sono gli altri”
L’esistenzialismo è un Umanismo
• Conferenza a Parigi nell’ottobre del 1945
• Grande fama
• Opera divulgativa unita alle reazioni alle critiche all’esistenzialismo di essere pessimista e nichilista
Tesi principali
• Esistenza che precede l’essenza
Non ci sono caratteristiche predefinite che determinano l’uomo. Esso si crea da sé, con i suoi progressi
• Ateismo
Assoluto perché se ci fosse Dio ci sarebbe un’essenza definita dell’uomo sulla base della quale egli è stato creato (collegamento alla “Morte di Dio” di Nietzsche)
• Libertà umana incondizionata
L’uomo è condannato a essere libero, però è schiacciato dal peso della libertà e possiede la responsabilità umana totale per ogni sua azione, non esistono condizionamenti
Tematiche esistenzialiste concetti chiave per evitare una semplificazione
• Angoscia (Kierkegaard) deriva dalla libertà completa, solitudine assoluta
! non drammatizzare l’angoscia
• Malafede (inautenticità, Kierkegaard) mascheramento di chi nasconde l’angoscia a sé stesso e non la riconosce. Chi afferma per esempio l’essenza dell’uomo, valori morali a priori o passioni a cui dare la colpa
! no tappe, no canovaccio, no itinerario
• Disperazione (Kierkegaard) difesa delle critiche mosse da
o COMUNISTI: troppo focalizzato sui singoli, Marx parlava di classi ai gruppi
o CATTOLICI: per ateismo e pessimismo
o Condanna ad agire senza la possibilità di una speranza, in assenza di valori superiori Nietzsche
Sartre e la libertà
Esistenza che precede l’essenza
Tuttavia ci sono dei VINCOLI: le situazioni I legami sociali, le esperienze personali/familiari, ambiente geografico.
Per Sartre questi condizionamenti non ci determinano in tutto, nonostante i vincoli grazie all’immaginazione l’uomo trascende la realtà.
All’uomo tutto è possibile tranne che non essere più libero:
• Filosofia dell’impegno: l’uomo deve mettere la propria libertà a servizio della società visione più positiva degli altri coscienza del fatto che l’uomo non è Dio, non ha una libertà assoluta perché ci sono gli altri
Heidegger, Umanismo, eventualmente rapporto scienze umane e filosofia (da Weber alla Scuola di Francoforte)
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