venerdì 15 novembre 2019

la dialettica servo padrone

DIALETTICA SERVO PADRONE HEGEL 

O come disse lo stesso Hegel, « La fenomenologia dello spirito è la storia romanzata della coscienza che via via si riconosce come spirito ». 

La prima tappa è la Coscienza, intesa come sensazione, percezione e intelletto. Essa si evolve nell’Autocoscienza, cioè coscienza che prende coscienza di sé, della propria esistenza, grazie al riconoscimento da parte di altre autocoscienze, ottenuto dopo un conflitto con esse. Ma quando un soggetto si afferma, l’altro sconfitto ha due possibilità davanti a sé: la morte o la schiavitù. Con la schiavitù, nasce la dialettica servo-padrone, basata su un momento triadico: paura della morte, servizio e lavoro. Il lavoro diventa un’occasione per ottenere l’indipendenza, la vittoria sul padrone che opprime e comanda sul servo. Per dirlo con le parole di Hegel : “Il signore si rapporta alla cosa in guisa mediata, attraverso il servo: anche il servo, in quanto autocoscienza n genere, si riferisce negativamente alla cosa e la toglie; (…) il servo col suo lavoro non fa che trasformarla”. Quindi, il padrone consuma e gode dell’oggetto posseduto, e non può essere riconosciuto autocoscienza dal servo perché questo gli è inferiore; invece il servo lavora e  trasforma l’oggetto, imprimendo in esso la sua soggettività e riconoscendosi finalmente come essere autonomo.