venerdì 29 maggio 2020

Sartre

Info biografiche
1905-1980
Filosofo, scrittore, drammaturgo
1940 partecipa alla resistenza contro l’occupazione nazistaè schierato con De Gaulle
È molto critico verso il comunismo da cui si allontana e si riavvicina
1964 rifiuta il Nobel per le parole come simbolo di ribellione
1968 partecipa a delle manifestazioni in cui viene incarcerato e successivamente liberato da De Gaulle “Non si incarcera un Volterra”
Fa parte della corrente dell’esistenzialismo
Esistenzialismo Negativo (distruttivo, pessimista, critica radicale) 
1938 scrive “La Nausea” un romanzo di risonanza mondiale in cui vengono trattate le tematiche dell’esistenzialismo: assurdità dell’esistenza: non c’è un senso nella vita, in quest’opera il protagonista cerca di dare un senso alla vita ma non ci riesce questo gli provoca un senso di nausea 
“L’essere e il nulla” scritto nel 1943= essere e tempo, in questo libro ritorna il concetto di assurdità dell’esistenza, accompagnata dal concetto di ateismo: Dio come “passione inutile”, illusione creata dall’uomo destinato allo scacco (fallimento).
 Passaggio in cui si parla della relazione con gli altri: l’Io nasce come coscienza chiusa in sé, solitaria (richiamo a Cartesio) il contatto con gli altri avviene solo se “catturato” dallo sguardo di altri 
L’immagine che lo rappresenta è l’uomo che guarda dalla serratura finché non viene colto da qualcuno che passa in corridoio, solo a quel punto diventa cosciente di sé, del proprio io.
Sviluppo di un’auto coscienza progressiva non innata. Questa autocoscienza e la presenza di altri esseri giudicanti limita la mia liberta e il mio approccio egocentrico e utilitarista alla realtà viene offeso dalla teoretica. - atteggiamento pratico pragmatico dell’uomo verso il mondo non teoretico Conflittualità tra singole individualità  (l’altro è sempre un limite alla mia libertà assoluta) 
“A porte chiuse” scritto nel 1944 è un’opera teatrale “L’inferno sono gli altri”
L’esistenzialismo è un Umanismo 
Conferenza a Parigi nell’ottobre del 1945 
Grande fama 
Opera divulgativa unita alle reazioni alle critiche all’esistenzialismo di essere pessimista e nichilista
Tesi principali 
Esistenza che precede l’essenza 
Non ci sono caratteristiche predefinite che determinano l’uomo. Esso si crea da sé, con i suoi progressi 
Ateismo 
Assoluto perché se ci fosse Dio ci sarebbe un’essenza definita dell’uomo sulla base della quale egli è stato creato (collegamento alla “Morte di Dio” di Nietzsche) 
Libertà umana incondizionata 
L’uomo è condannato a essere libero, però è schiacciato dal peso della libertà e possiede la responsabilità umana totale per ogni sua azione, non esistono condizionamenti 
Tematiche esistenzialiste concetti chiave per evitare una semplificazione 
Angoscia (Kierkegaard) deriva dalla libertà completa, solitudine assoluta 
! non drammatizzare l’angoscia 
Malafede (inautenticità, Kierkegaard) mascheramento di chi nasconde l’angoscia a sé stesso e non la riconosce. Chi afferma per esempio l’essenza dell’uomo, valori morali a priori o passioni a cui dare la colpa
       !  no tappe, no canovaccio, no itinerario 
Disperazione (Kierkegaard) difesa delle critiche mosse da 
o COMUNISTI: troppo focalizzato sui singoli, Marx parlava di classi ai gruppi 
o CATTOLICI: per ateismo e pessimismo 
o Condanna ad agire senza la possibilità di una speranza, in assenza di valori superiori Nietzsche

Sartre e la libertà 
Esistenza che precede l’essenza 
Tuttavia ci sono dei VINCOLI: le situazioni I legami sociali, le esperienze personali/familiari, ambiente geografico. 
Per Sartre questi condizionamenti non ci determinano in tutto, nonostante i vincoli grazie all’immaginazione l’uomo trascende la realtà.
All’uomo tutto è possibile tranne che non essere più libero:
Filosofia dell’impegno: l’uomo deve mettere la propria libertà a servizio della società visione più positiva degli altri coscienza del fatto che l’uomo non è Dio, non ha una libertà assoluta perché ci sono gli altri 

venerdì 1 maggio 2020

Husserl e il pensiero della crisi

info biografiche

·         Nasce in Moravia 1859
·         famiglia benestante ebrea
·         studia matematica
·         vive a Vienna e segue le lezioni del filosofo Brentano
·         insegna a Gottinga, Halle, Friburgo
·         viene destituito dal suo incarico perché ebreo
·         muore nel 1938


Husserl è fondatore e maggior rappresentante del movimento fenomenologico del tempo.

La crisi delle scienze europee e la fenomenologia trascendentale frutto di due conferenze tenute nel 1935 a Vienna e a Praga.
In essa si può cogliere il senso della sua riflessione sulla civiltà europea che potrà risollevarsi soltanto se riuscirà a recuperare il fondamento umano dei propri valori.
Husserl denuncia la perdita del significato umano della scienza, la quale è ormai diventata una mera scienza dei fatti e non è in grado di dare risposte alle domande fondamentali dell'esistenza. Inoltre Hussler afferma che la scienza ha elaborato una conoscenza astratta e matematica della natura, la quale ha sovrapposto un insieme di idealità astratte alla concreta esperienza vissuta,pertanto occorre inaugurare una filosofia che riscopra il senso perduto delle cose in relazione alla soggettività.

Il metodo fenomenologico di  Hussler si basa sull'epoché, ovvero la sospensione della fiducia nella presunta oggettività del mondo che consente di ritrovare la base originaria e precategoriale della conoscenza, cioè la dimensione dell'intenzionalità, la quale presenta una correlazione tra una polarità soggettiva chiamata noèsi: atti di coscienza, e una polarità oggettiva chiamata noèma: le varie modalità di apparizione delle cose in relazione agli atti intenzionali del soggetto.
Inoltre permette di descrivere il processo di costituzione del senso delle cose nelle sue varie stratificazioni, mostrare le strutture essenziali dei vissuti intenzionali grazie all'intuizione eidetica.
Mette anche alla luce il mondo della vita, cioè  il mondo prescientifico delle emozioni, dei bisogni, del vissuto concreto, in esso il soggetto è già da sempre in relazione agli altri in una dimensione intersoggettiva.