venerdì 1 maggio 2020

Husserl e il pensiero della crisi

info biografiche

·         Nasce in Moravia 1859
·         famiglia benestante ebrea
·         studia matematica
·         vive a Vienna e segue le lezioni del filosofo Brentano
·         insegna a Gottinga, Halle, Friburgo
·         viene destituito dal suo incarico perché ebreo
·         muore nel 1938


Husserl è fondatore e maggior rappresentante del movimento fenomenologico del tempo.

La crisi delle scienze europee e la fenomenologia trascendentale frutto di due conferenze tenute nel 1935 a Vienna e a Praga.
In essa si può cogliere il senso della sua riflessione sulla civiltà europea che potrà risollevarsi soltanto se riuscirà a recuperare il fondamento umano dei propri valori.
Husserl denuncia la perdita del significato umano della scienza, la quale è ormai diventata una mera scienza dei fatti e non è in grado di dare risposte alle domande fondamentali dell'esistenza. Inoltre Hussler afferma che la scienza ha elaborato una conoscenza astratta e matematica della natura, la quale ha sovrapposto un insieme di idealità astratte alla concreta esperienza vissuta,pertanto occorre inaugurare una filosofia che riscopra il senso perduto delle cose in relazione alla soggettività.

Il metodo fenomenologico di  Hussler si basa sull'epoché, ovvero la sospensione della fiducia nella presunta oggettività del mondo che consente di ritrovare la base originaria e precategoriale della conoscenza, cioè la dimensione dell'intenzionalità, la quale presenta una correlazione tra una polarità soggettiva chiamata noèsi: atti di coscienza, e una polarità oggettiva chiamata noèma: le varie modalità di apparizione delle cose in relazione agli atti intenzionali del soggetto.
Inoltre permette di descrivere il processo di costituzione del senso delle cose nelle sue varie stratificazioni, mostrare le strutture essenziali dei vissuti intenzionali grazie all'intuizione eidetica.
Mette anche alla luce il mondo della vita, cioè  il mondo prescientifico delle emozioni, dei bisogni, del vissuto concreto, in esso il soggetto è già da sempre in relazione agli altri in una dimensione intersoggettiva.

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