mercoledì 18 marzo 2020

Kierkegaard


Info Biografiche

  • nasce a Copenhagen nel 1813 
  • educazione molto legata alla fede cristiana 
  • critiche alla chiesa danese
  • muore a Copenhagen nel 1855  
Pensiero Filosofico 

Il pensiero di Kierkegaard è profondamente immerso nella cultura della Danimarca del suo tempo, permeata dall'ascendente di Hegel e dell’idealismo. 
Kierkegaard è il precursore dell'Esistenzialismo, il quale si oppone alla filosofia di Hegel, secondo la quale l’esistenza dell’uomo è parte integrante dell’essenza.
Per Kierkegaard l’esistenza è al di fuori dell’essenza: l’esistenza è concreta, l’essenza è universale.
L’esistenza quindi non compete alle essenze universali, ma al Singolo, all'Individualità.

L'elaborazioni filosofiche di Kierkegaard furono segnate da uno stile personale che abbandonava il rigore del linguaggio filosofico e la sua pretesa oggettività. Difatti, le caratteristiche della sua filosofia furono: 


  • L’esistenza: l’importanza assegnata all'esistenza concreta degli uomini. È il singolo, l’individuo fatto di carne e ossa, con le sue esigenze e i suoi dubbi a costituire l’oggetto della sua ricerca. Kierkegaard abbandona ogni pretesa astrazione generalizzante, ogni necessità e si concentra unicamente sulle scelte e le opportunità della persona concreta.

  • La possibilità: la centralità del criterio della possibilità, concepita come la cifra caratteristica dell’esistenza umana. Per Kierkegaard è “possibilità-che-sì” ma anche, al tempo stesso, “possibilità-che-non”. Con ciò il filosofo intende dire che ogni scelta, ogni opportunità che si presenta all'uomo, impone sempre che se ne scartino altre. C’è un rischio ineliminabile in ogni opportunità esistenziale che porterà lo stesso filosofo all'immobilismo.

  • La riflessione soggettiva e la storia: una rivalutazione della riflessione soggettiva, appassionata, in cui l’uomo viene inserito nel contesto in cui vive senza garanzie e senza sapere o sperare di poter percorrere una strada già segnata. La storia, secondo Kierkegaard, è il risultato dell’azione incerta, casuale e problematica dell’individuo.

  • L’aut-aut: il credere che la vita, nel suo farsi, sia sempre caratterizzata da una scelta che obbliga ad un “aut-aut” (o-o).
Nell'opera Aut-Aut Kierkegaard presenta i primi due stadi esistenziali, cioè le due alternative di vita che si presentano come scelte inconciliabili all'uomo: o l’una o l’altra, senza nessuna soluzione di continuità o tentativo di mediazione. 
Il primo stadio analizzato è quello della vita estetica: è il modo di vivere in cui l’uomo rifiuta la banalità, la monotonia, l’impegno ma ricerca solo e soltanto il piacere inebriante dell’avventura e dell’attimo intenso e fugace. 
L'emblema di questo stadio è la figura del Don Giovanni: un uomo mai pago delle sue conquiste amorose. Il significato del Don Giovanni è l'incapacità di stringere delle relazioni sociali e sentirsi appagato, per questo motivo vive una vita senza fare scelte. 
Questo stadio è il preludio della noia e poi della disperazione. 
Scegliendo la strada della scelta l'individuo abbandona la vita estetica per abbracciare la vita etica.

La vita epica si fonda sulla scelta, sull'essere protagonisti di un compito e di portarlo avanti con costanza. Emblema di questo stadio è il buon marito, l’impiegato in cui l’individuo decide di abbracciare un “modello” di comportamento e la “normalità”. All'eccezionalità dello stadio etico sopraggiunge la routine. Tuttavia, anche questo stadio è destinato a condurre l’uomo alla disperazione e all'angoscia in quanto l’individuo, seguendo “ciò che va fatto”, non riesce davvero a realizzare la propria singolarità ma si abbandona al conformismo e all'anonimato. La tranquilla e modesta vita che ha scelto, inoltre, non appagano la sua voglia di infinito. La vita etica termina allorquando l’uomo realizza di non poter superare la sua natura di essere peccaminoso. Si sente, cioè, al cospetto di Dio, un essere insufficiente, incapace di essere assolutamente buono. Dunque, si pente. E solo allora, accettando per fede che Dio possa comunque salvarci dai nostri peccati, è pronto ad entrare nell'ultimo stadio. 


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