martedì 24 dicembre 2019

L’alienazione per Marx

Marx ritiene l’alienazione un fatto reale che appartiene in modo concreto alla dimensione lavorativa del capitalismo e che rappresenta la condizione concreta in cui il lavoratore vive quotidianamente. L’alienazione è la condizione che l’operaio sperimenta nel momento in cui svolge il suo ruolo lavorativo.
L’alienazione si esprime in quattro concetti diversi che sottolineano come nel contesto lavorativo l’uomo abbia perso sè stesso ed il suo stesso essere uomo
- alienazione espressa in relazione al prodotto: ciò che l’uomo produce con il suo lavoro non gli appartiene. L’uomo lavora ma il suo lavoro non lo porta ad avere il prodotto del suo
lavoro. Ciò che produce diventa proprietà del capitalista, ovvero colui che dà lavoro all’operaio.
- alienazione espressa in relazione all’attività lavorativa: Marx sottolinea che il lavoro dovrebbe essere ciò che realizza l’uomo e far parte della sua vita reale. Invece, l’operaio non considera più l’attività lavorativa come parte costitutiva della sua vita. Tra la vita lavorativa e quella fuori dal lavoro non c’è nessuna relazione per l’uomo. L’uomo è talmente portato a vivere come bestia che quando torna alla vita reale non è più capace a vivere da uomo. Il lavoro è dovere, peso, disumanizzante.
- alienazione espressa in relazione all’essenza umana: il lavoro non qualifica e non realizza l’uomo che non trova la sua realizzazione in quanto uomo che, invece di distinguersi dagli animali, si disumanizza e ne diventa molto simile. Questo avviene a causa dei turni di lavoro massacranti ed attività cicliche; è normale che l’uomo si alieni rispetto al suo essere uomo.
- alienazione espressa in relazione con gli altri: nell’attività lavorativa si costruisce la dimensione sociale dell’uomo. Nella storia, i mali sociali dell’uomo sono stati definiti in base alla struttura economica dello Stato. Con le condizioni di vita descritte, la dimensione sociale è condizionata dall’alienazione. 

Nell’attività lavorativa si costruisce un insieme di relazioni fondate sulla disuguaglianza che diventano conflittuali.

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